Cultura
A Palermo, tra i graffiti nelle celle
SCAFFALE «Parole prigioniere», un corposo saggio storico a cura di Giovanna Fiume e Mercedes García-Arenal
I graffiti di Palazzo Chiaromonte che, insieme ad altri, possono essere visionati nel volume
SCAFFALE «Parole prigioniere», un corposo saggio storico a cura di Giovanna Fiume e Mercedes García-Arenal
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 22 marzo 2019
Nella tradizione politica e intellettuale italiana l’esperienza carceraria è stata cruciale per pensatori di varie epoche, impegnati con coraggio e passione nella ricerca della verità o nella prassi rivoluzionaria: da Giordano Bruno ad Antonio Gramsci, da Galileo Galilei a Silvio Pellico. Gli istituti di reclusione, luoghi emblematici dell’affermazione dello Stato moderno come strumento di «sorveglianza e punizione», per usare le parole di Michel Foucault, non sempre hanno impedito agli inquisiti o ai condannati la faticosa ricerca di nuove e originali modalità espressive, in grado di dare voce ai loro sentimenti e alle loro elaborazioni intellettuali, spesso straordinariamente ricche e fertili....