Cultura
A Pompei vanno in scena i resti di Marco Venerio
Archeologia Scoperta una sepoltura monumentale presso Porta Sarno, a est dell’antico centro urbano. Dall’iscrizione commemorativa emerge come il proprietario del sepolcro fosse uno schiavo della colonia romana, custode del tempio di Venere che, affrancatosi divenne «Augustale», ovvero membro del collegio dei sacerdoti dediti al culto dell’imperatore
Tomba di Marcus Venerius Secundio, Porta Sarno, Pompei
Archeologia Scoperta una sepoltura monumentale presso Porta Sarno, a est dell’antico centro urbano. Dall’iscrizione commemorativa emerge come il proprietario del sepolcro fosse uno schiavo della colonia romana, custode del tempio di Venere che, affrancatosi divenne «Augustale», ovvero membro del collegio dei sacerdoti dediti al culto dell’imperatore
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 18 agosto 2021
Pompei ha un morto per ogni stagione. Questa volta, però, non si tratta di una delle centinaia di vittime dell’eruzione del 79 d.C. – i cui resti, imprigionati nello strato di lapillo, sono trasformati, sin da fine Ottocento, in calchi di gesso impressionanti per le contorsioni e le smorfie di dolore –, ma dello scheletro di un uomo di circa sessant’anni, che conserva persino un orecchio e i capelli. La scoperta di una sepoltura monumentale localizzata presso Porta Sarno, a est dell’antico centro urbano, è stata annunciata ieri dal Parco Archeologico di Pompei. La struttura, risalente agli ultimi decenni di...