Italia

A processo la Tav fiorentina

A processo la Tav fiorentinaUn tunnel dell'alta velocità

Grandi opere inutili L'inchiesta sui lavori per i tunnel e la stazione sotterranea si chiude con il rinvio a giudizio di venti persone e sei società. Fra gli imputati l'ex presidente umbra e di Italferr, Maria Rita Lorenzetti, dirigenti di Nodavia e Coopsette, e consulenti del ministero dell'ambiente. Fra i prosciolti, gli ex del ministero delle infrastrutture Ercole Incalza e Giuseppe Mele.

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 11 marzo 2016
Si va a processo per i lavori dei tunnel dell’alta velocità ferroviaria e della nuova stazione sotterranea ai Macelli. Il giudice delle indagini preliminari Alessandro Moneti ha rinviato a giudizio per il 2 dicembre prossimo venti persone, fra cui l’ex presidente umbra e di Italferr, Maria Rita Lorenzetti; il legale rappresentante di Nodavia, Furio Saraceno; l’ex responsabile palermitano di Ds e Pd, Walter Bellomo, imputato come membro della commissione Via del ministero dell’ambiente; i dirigenti Maurizio Brioni e Marco Bonistalli di Coopsette; infine Piero Calandra, membro dell’autorità di vigilanza dei contratti pubblici. A processo anche sei società: Nodavia, Coopsette, Seli,...

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