ExtraTerrestre
A Ravenna l’anidride carbonica la nascondono sotto il tappeto
Il fatto della settimana L’Eni (e il governo) annunciano il più grande centro di stoccaggio di CO2 al mondo. Per la multinazionale è un passo verso l’uscita dai fossili, tra ambientalisti e scienziati domina lo scetticismo
Il fatto della settimana L’Eni (e il governo) annunciano il più grande centro di stoccaggio di CO2 al mondo. Per la multinazionale è un passo verso l’uscita dai fossili, tra ambientalisti e scienziati domina lo scetticismo
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 17 settembre 2020
Giovanni StincoRAVENNA
Catturare l’anidride carbonica prodotta come scarto dei processi di combustione e farla sparire a 3 mila metri sotto terra, impedire che entri in circolazione nell’atmosfera, stiparla nei giacimenti offshore di metano esauriti. Un tassello verso la decarbonizzazione che Eni, il gigante dell’energia controllato dallo Stato italiano attraverso il Ministero del Tesoro e Cassa depositi e prestiti, considera strategico. La politica ha già dato il via libera a tutti i livelli. Il Presidente del consiglio Conte ha annunciato a giugno la nascita a Ravenna del più grande centro di stoccaggio di CO2 al mondo. Mentre la Regione Emilia-Romagna ha promosso l’idea...