Internazionale
A Saharonim migranti in sciopero della fame
Israele Continua la protesta di sudanesi e altri africani nel centro dei detenzione che ospita i "clandestini" da deportare. Il Procuratore dello Stato Yehuda Weinstein chiede più garanzie per chi rischia l'espulsione
Il centro di detenzione di Saharonim (foto di Ben Hartman)
Israele Continua la protesta di sudanesi e altri africani nel centro dei detenzione che ospita i "clandestini" da deportare. Il Procuratore dello Stato Yehuda Weinstein chiede più garanzie per chi rischia l'espulsione
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 28 giugno 2013
Michele GiorgioGERUSALEMME
Sivan Weitzman dell’amministrazione penitenziaria israeliana ridimensiona la portata della protesta dei migranti nel centro di detenzione di Saharonim. «Per ora non siamo di fronte a uno sciopero della fame dichiarato, i detenuti hanno solo mandato indietro per due giorni i loro pasti», dice gettando acqua sul fuoco. Non è servito. A Saharonim, è ormai evidente, la protesta si sta facendo più intesa con il passare dei giorni. E in ogni caso, si tratta di uno sciopero della fame a tutti gli effetti, in linea con le iniziative portate avanti nel carcere all’inizio di maggio e nei mesi precedenti, non poche...