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A sinistra si è perso l’attimo, il futuro è nella Carta
Un popolo è scomparso. Non un popolo astratto, bensì persone reali, vive e impegnate. Tutti quegli individui che – per discutere del futuro della «loro» costituzione – sono uscite dal […]
Quel tempo perduto dai nostri figli su Facebook, 2012. Tecnica mista su pagina di giornale applicata su cartone, 49 x 36 cm – Emanuele Gregolin
Un popolo è scomparso. Non un popolo astratto, bensì persone reali, vive e impegnate. Tutti quegli individui che – per discutere del futuro della «loro» costituzione – sono uscite dal […]
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 24 marzo 2018
Un popolo è scomparso. Non un popolo astratto, bensì persone reali, vive e impegnate. Tutti quegli individui che – per discutere del futuro della «loro» costituzione – sono uscite dal torpore casalingo, dall’isolamento televisivo o da quello virtuale dei social. Cittadini della Repubblica che hanno riempito le sale, intervenendo in discussioni pubbliche, con la voglia di comprendere e, infine, si sono schierate. Non più indifferenti, non solo rabbiosi, ma partecipi di una impresa collettiva. Contro le tendenze di estraneazione in atto da tempo, un popolo è sceso in campo, si è riconosciuto ed ha assunto coscienza di sé. L’esito del...