Visioni

A Spoleto dentro e fuori la modernità

A Spoleto dentro e fuori la modernitàuna scena dallo spettacolo di Emma Dante, sotto Bob Wilson – prima foto, Ml Antonelli-Agf, seconda foto di Lesley Leslie

A teatro Tanti titoli, qualche apparizione dall’estero, molte novità e produzioni che rodano al debutto i tour invernali, nel cartellone della 59esima edizione del Festival di Spoleto. Fra queste le suggestioni di Bob Wilson in «Lecture on nothing», e l' «Odissea A/R» di Emma Dante

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 9 luglio 2016
Nel panorama per molti versi omogeneo (fino a renderli in qualche caso interscambiabili), i festival estivi assicurano una qualche circolazione di spettacoli nuovi, qualche apparizione dall’estero, e nuove produzioni che rodano al debutto i propri prossimi giri invernali. Quello di Spoleto, per motivi storici che vanno dalla cornice suggestiva alla vicinanza con Roma che garantisce un ampio bacino di pubblico, resta uno dei principali e dei più ricchi, con un eccesso forse di titoli che, in due giorni ciascuno e altrettante repliche, bruciano la loro presenza e aumentano il loro «desiderio» con gli esauriti. È stato così per artisti di...

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