Italia

A trent’anni dalla strage di via D’Amelio, Mattarella: «Verità nei processi». Le Agende rosse contestano Lagalla

A trent’anni dalla strage di via D’Amelio, Mattarella: «Verità nei processi». Le Agende rosse contestano LagallaPalermo, le Agende rosse in via D'Amelio per i 30 anni dalla strage – Ansa

La manifestazione in ricordo del magistrato Paolo Borsellino e degli agenti di scorta Il neo sindaco di Palermo si è presentato alla commemorazione ma gli attivisti gli hanno voltato le spalle: «È stato il nostro malvenuto». La protesta per i suoi legami con l’ex senatore Dell’Utri e l’ex governatore Cuffaro

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 20 luglio 2022
Ore 16.58 di ieri, il silenzio è calato su via D’Amelio a Palermo, nell’ora esatta in cui nel 1992 saltò in aria la 126 carica di esplosivo che uccise Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Antonino Vullo, unico poliziotto sopravvissuto alla strage, ha letto i nomi delle vittime: Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina. Intorno gli attivisti alzavano al cielo le agende rosse, simili a quella del magistrato fatta sparire il pomeriggio stesso dell’attentato. A rendere più cupo il trentennale ci ha pensato la sentenza della scorsa settimana del tribunale di Caltanissetta...

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