Cultura

Negli occhi della Sibilla

Negli occhi della SibillaMichelangelo, la sibilla delfica

Cappella Sistina Nel libro «Io e Michelangelo», il restauratore Gianluigi Colalucci racconta la straordinaria relazione che nacque in quattordici anni di «vicinanza fisica» con il capolavoro del Buonarroti. Una passione che venne avversata e fu oggetto di roventi polemiche

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 18 novembre 2015
È arrivato in libreria un volume che molti aspettavano, Io e Michelangelo, di Gianluigi Colalucci (Edizioni Musei Vaticani-24Ore Cultura, pp. 255, euro 19), nel quale l’uomo che per quattordici anni ha lavorato al restauro degli affreschi della Cappella Sistina, ha deciso di confessare «quello che non si può e non si scrive nei saggi scientifici, sentimenti, esaltazioni, angosce, riflessioni vissute per anni e anni sotto la volta, a tu per tu con quegli eterni giganti». Proprio grazie a questa disposizione d’animo che, in altre pagine, Colalucci attribuisce ironicamente all’età e alla perdita dei freni inibitori, ma che meglio sarebbe attribuire...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi