Cultura
A tu per tu con Masolino, Masaccio e Lippi
Cappella Brancacci In visita sui ponteggi con il restauratore Alberto Felici, che spiega il progetto di lungo respiro, fra esami diagnostici sul ciclo di affreschi e intervento per il consolidamento di alcuni distacchi di intonaco dalla parete. Anche il pubblico potrà per un anno vedere da vicino i protagonisti di quello scrigno d'arte
Dettaglio dalla Resurrezione del figlio di Teofilo (Storie di san Pietro, Cappella Brancacci)
Cappella Brancacci In visita sui ponteggi con il restauratore Alberto Felici, che spiega il progetto di lungo respiro, fra esami diagnostici sul ciclo di affreschi e intervento per il consolidamento di alcuni distacchi di intonaco dalla parete. Anche il pubblico potrà per un anno vedere da vicino i protagonisti di quello scrigno d'arte
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 marzo 2022
Arianna Di GenovaFIRENZE
È quasi una «sopravvissuta» la Cappella Brancacci (che si trova all’interno della chiesa di santa Maria del Carmine a Firenze), avendo resistito a diversi eventi nefasti nel corso della sua lunga esistenza. Primo fra tutti, fu l’allontanamento dei suoi committenti, la famiglia dei Brancacci quando si schierò contro i Medici. Il mercante di sete e politico fiorentino Felice la commissionò al suo ritorno dall’Egitto nel 1424: doveva illustrare le storie di san Pietro, protettore della sua dinastia e richiese il lavoro dei due big dell’epoca, Masolino e Masaccio. Quest’ultimo però morì in una permanenza a Roma nel 1428 e l’opera...