Internazionale
A un mese dal rogo restano liberi gli assassini di Ali
Cisgiordania I palestinesi sono convinti che le autorità israeliane non stiano realmente cercando i responsabili della morte del bimbo di 18 mesi e del padre Saad, uccisi dal rogo innescato con ogni probabilità da coloni ebrei a Kfar Douma
Cisgiordania I palestinesi sono convinti che le autorità israeliane non stiano realmente cercando i responsabili della morte del bimbo di 18 mesi e del padre Saad, uccisi dal rogo innescato con ogni probabilità da coloni ebrei a Kfar Douma
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 2 settembre 2015
Michele GiorgioGERUSALEMME
«Tolleranza zero con gli estremisti» proclamò ad alta voce il premier israeliano Netanyahu. «Abbiamo affrontato il fenomeno del terrorismo ebraico troppo debolmente» aggiunse il capo dello stato Rivlin. «Misure risolute per proteggere la popolazione locale» dalla violenza dei coloni israeliani, invocò con forza l’alto rappresentante della politica estera dell’Ue Federica Mogherini. Il presidente palestinese Abu Mazen da parte sua assicurò «Presenteremo il caso alla Corte penale internazionale». Fece scalpore il rogo che nella notte tra il 30 e il 31 luglio carbonizzò Ali Dawabshah, 18 mesi, e che una settimana dopo avrebbe ucciso anche Saad Dawabshah, il padre del bimbo...