Europa

A un mese dalla Brexit, Johnson incassa una vittoria

A un mese dalla Brexit, Johnson incassa una vittoriaIl porto di Larne in Irlanda del Nord, in basso Boris Johnson – Ap

Guerra dei vaccini Il brutto pasticcio Ue sui controlli alla frontiera fra le due Irlande, poi ritirati, ha riattizzato il nazionalismo britannico

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 3 febbraio 2021
A voler essere pedanti, la parola “vaccino” significherebbe “di vacca”, anche se dopo il dietrofront dell’Unione Europea sul blocco doganale del confine nordirlandese – prima annunciato poi immediatamente ritirato – sarebbe forse più appropriato dire “in vacca”. Così, a un mese esatto dallo scoccare definitivo e irreversibile dell’ora Brexit, ecco che la schadenfreude – quel meschino e più che mai piccolo-borghese sentimento di soddisfazione per le sventure del proprio rivale, nemico, concorrente – fiorisce puntualmente a Londra in gran copia. Un po’ come i narcisi prematuri di questo ex-inverno globalmente riscaldato. In una situazione cosiddetta “normale”, l’imbarazzante contorsionismo di Bruxelles...

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