Cultura
Abitare in un pastiche
Incroci di città In «Architetture nell’Italia della ricostruzione», uscito per Quodlibet, Carlo Melograni indaga la frattura endemica tra urbanistica e luoghi del vivere comune. La sperimentazione dei modelli dell’edilizia sociale e industriale del dopoguerra è stata, in sostanza, un’occasione perduta
Milano, Torre Velasca, BBPR, 1959 (foto di Lucia Laura Esposto)
Incroci di città In «Architetture nell’Italia della ricostruzione», uscito per Quodlibet, Carlo Melograni indaga la frattura endemica tra urbanistica e luoghi del vivere comune. La sperimentazione dei modelli dell’edilizia sociale e industriale del dopoguerra è stata, in sostanza, un’occasione perduta
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 8 aprile 2016
Sulla storia dell’architettura italiana del secondo Novecento si sono concentrati negli ultimi anni gli interessi di molti studiosi che hanno approfondito e riordinato sotto una diversa prospettiva, vicende e figure trascurate dalle precedenti narrazioni. L’elenco sarebbe lungo ma pochi sono i casi di racconti scritti da chi è stato anche protagonista delle vicende narrate. Tra questi c’è Carlo Melograni che nel suo ultimo saggio, Architetture nell’Italia della ricostruzione (Quodlibet, pp.438, euro 28) illustra il ruolo giocato dalla cultura progettuale, con i suoi «equivoci, difetti, errori», nel decennio che vede il paese «devastato e immiserito» risollevarsi con il miracolo economico. Si...