Internazionale
Abiy Ahmed alle porte di Makallè. «Ma la guerra non finisce qui»
Etiopia/Tigray I carri armati delle forze federali pronte a circondare la capitale tigrina, ma Debretsion Gebremichael avverte: «La battaglia comunque prosegue e i combattimenti saranno aspri». Respinto al mittente l'ennesimo ultimatum, Addis Abeba invita i civili a mettersi in salvo
La fila delle donne in fuga dal conflitto nel Tigray al Centro di transito di Hamdayet, Sudan orientale – Ap
Etiopia/Tigray I carri armati delle forze federali pronte a circondare la capitale tigrina, ma Debretsion Gebremichael avverte: «La battaglia comunque prosegue e i combattimenti saranno aspri». Respinto al mittente l'ennesimo ultimatum, Addis Abeba invita i civili a mettersi in salvo
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 24 novembre 2020
L’esercito federale etiope dopo aver conquistato le principali città del Tigray (Shire, Adua, Axum) si appresta ad entrare nella capitale Makallè. Almeno sul piano militare pare di essere giunti a un primo end over. Il premier etiope Abiy Ahmed via Twitter ha dato «72 ore di tempo» ai leader del Tigray per arrendersi. «Ai membri della cricca distruttrice del Fronte di Liberazione del Tigray: il vostro viaggio di distruzione è arrivato alla fine. Arrendetevi pacificamente entro le prossime 72 ore, ammettendo di aver raggiunto un punto di non ritorno. Cogliete l’ultima possibilità». Il portavoce militare Dejene Tsegaye ha dichiarato alla...