Alias Domenica
Abramovic, come restituirla? Solo in assenza
A Firenze, Palazzo Strozzi, "Marina Abramovic, The Cleaner", a cura di Arturo Galansino Non convince il tentativo di tenere in vita le azioni storiche di Marina Abramovic attraverso le re-performance, che rischiano di tradursi in «teatrino». I momenti alti della mostra restano così i «documenti»
Marina Abramovic, da "The Artist is Present", 2010, installazione video a 7 canali (colore, senza sonoro), fotografo Marco Anelli, courtesy di Marina Abramovic
A Firenze, Palazzo Strozzi, "Marina Abramovic, The Cleaner", a cura di Arturo Galansino Non convince il tentativo di tenere in vita le azioni storiche di Marina Abramovic attraverso le re-performance, che rischiano di tradursi in «teatrino». I momenti alti della mostra restano così i «documenti»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 30 settembre 2018
Giuseppe FrangiFIRENZE
Salito lo scalone che porta al primo piano di Palazzo Strozzi Marina Abramovic si presenta con una delle sue performance più celebri. È Impoderabilia, realizzata nel 1977 con il compagno di allora, l’artista tedesco Ulay. Lei e lui si erano messi nudi sulla porta d’ingresso del Museo Comunale d’arte di Bologna, in modo che chi voleva entrare fosse costretto a passare tra i loro corpi. «Partimmo da un’idea molto semplice», scrive Marina in Attraversare i muri (la sua autobiografia pubblicata in Italia da Bompiani). «Se non ci fossero artisti, non ci sarebbero musei. Di qui decidemmo di fare un gesto...