Internazionale
Abu Mazen insiste: stop a cooperazione sicurezza con Israele e Cia
Territori occupati In risposta al piano israeliano di annessione unilaterale di porzioni di Cisgiordania, ieri unità della sicurezza palestinese hanno lasciato le posizioni in quattro sobborghi di Gerusalemme Est dove operavano in coordinamento con l'esercito israeliano. Il governo Netanyahu resta in silenzio
Ramallah. Agenti delle forze di sicurezza palestinesi – Amnesty.ie
Territori occupati In risposta al piano israeliano di annessione unilaterale di porzioni di Cisgiordania, ieri unità della sicurezza palestinese hanno lasciato le posizioni in quattro sobborghi di Gerusalemme Est dove operavano in coordinamento con l'esercito israeliano. Il governo Netanyahu resta in silenzio
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 23 maggio 2020
Michele GiorgioGERUSALEMME
L’Autorità nazionale palestinese prova, con fatti concreti, di dissipare i dubbi che ancora circondano la decisione annunciata martedì dal presidente Abu Mazen di svincolare i palestinesi dagli accordi firmati con Israele e di mettere fine alla cooperazione di intelligence con lo Stato ebraico. Unità della sicurezza palestinese si sono ritirate ieri da Azzariyah, Abu Dis, Biddu e Beit Iksa. Erano entrate nei quattro sobborghi di Gerusalemme Est – “Zona B” a controllo misto secondo gli Accordi di Oslo – di recente e su autorizzazione israeliana per far rispettare le misure di contenimento del coronavirus. Nulla di drammatico. Comunque il passo...