Visioni
Accordi e dissonanze, Daniele Gatti e la sfida sulle nove sinfonie di Beethoven
A teatro I quattro concerti all'Accademia di Santa Cecilia. Il maestro imprime nella direzione una coerenza di pensiero che fa venire i brividi
Daniele Gatti dirige l'orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia
A teatro I quattro concerti all'Accademia di Santa Cecilia. Il maestro imprime nella direzione una coerenza di pensiero che fa venire i brividi
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 22 giugno 2024
Dino VillaticoROMA
Fin dal nuovissimo attacco della prima sinfonia, un accordo dissonante, si è capito dove Daniele Gatti volesse portarci. La prima sinfonia di Beethoven è già una rottura con la tradizione: ne fa tesoro, imposta la costruzione sui principi che sono quelli di Haydn e di Mozart – compositori non solo a lui contemporanei, ma i più «nuovi» – e li rinnova dall’interno. Avviando la gigantesca impresa di dirigere, in quattro concerti, per l’Accademia di Santa Cecilia, tutte e nove le sinfonie di Beethoven, Gatti imposta, da subito, l’interpretazione sulla novità della scrittura beethoveniana: basterebbe l’idea di cominciare una sinfonia con...