Alias Domenica
Acerbo e teatrale, ma era già Salinger
Salinger Gli esordi del ventenne scrittore americano in tre racconti datati anni quaranta e ora tradotti dal Saggiatore: «I giovani», cinico ritratto di ragazzi occupati in chiacchiere
In copertina di «Alias-D»: Lee Friedlander, autoritratto a Provincetown, Massachusetts,1968
Salinger Gli esordi del ventenne scrittore americano in tre racconti datati anni quaranta e ora tradotti dal Saggiatore: «I giovani», cinico ritratto di ragazzi occupati in chiacchiere
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 29 marzo 2015
Qualcuno ha detto che gli scrittori non si discostano mai dal libro d’esordio. Jerome D. Salinger sembrerebbe esserne la dimostrazione: siamo nel gennaio 1940, l’uomo che avrebbe dominato la scena letteraria americana dell’immediato dopoguerra sta per compiere il ventunesimo anno di età quando dalla rivista «Story» gli comunicano che un suo racconto è stato accettato e verrà pubblicato a breve. Malgrado gli piaccia ostentare un atteggiamento distaccato, il giovane Salinger è ovviamente esaltato: dice che, fino al momento di quella pubblicazione, ogni giorno sarà per lui una vigilia di Natale. Nella primavera dell’anno precedente l’ambizione di diventare uno scrittore professionista...