Politica
Acerbo (Prc): «Tante assemblee per consegnarsi a D’Alema e Bersani? Noi no»
Sinistre/Intervista Il segretario comunista: abbiamo aderito al percorso del Brancaccio perché in assemblea si dava regole e contenuti. Non si doveva discutere il documento della lista unitaria prima con gli altri che con chi aderisce. Gli ex Pd ci trattano come l'intendenza. Così si allontana anche chi è stato all'opposizione quando loro sostenevano Monti
Maurizio Acerbo, segretario del Partito della Rifondazione comunista
Sinistre/Intervista Il segretario comunista: abbiamo aderito al percorso del Brancaccio perché in assemblea si dava regole e contenuti. Non si doveva discutere il documento della lista unitaria prima con gli altri che con chi aderisce. Gli ex Pd ci trattano come l'intendenza. Così si allontana anche chi è stato all'opposizione quando loro sostenevano Monti
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 10 novembre 2017
«Non c’era bisogno di chiamare migliaia di persone in centinaia di assemblee per fare la lista di Bersani e D’Alema». Maurizio Acerbo, segretario Prc, è al forum di Marsiglia promosso dalla Sinistra europea con le sinistre latinoamericane. Da lì boccia il documento-base concordato Fra Mdp, Sinistra italiana, Possibile e civici del Brancaccio. Il guaio è che Rifondazione è una componente delle assemblee del Brancaccio. Non va bene il metodo, spiega: «Le forze del vecchio centrosinistra concordano un documento poi indicano un leader, Grasso. E invece le persone che in questi mesi hanno partecipato alle assemblee sono l’intendenza, chiamata ad accettare?...