ExtraTerrestre

Acqua buona per la Palestina

Storie Dove le riserve idriche sono una questione di sopravvivenza, un progetto dell’università di Sassari finanziato dalla Ue punta sulle acque reflue

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 4 febbraio 2021
Ziad Abdul Jalil è un contadino di 35 anni. Vive con moglie e sei figli nel villaggio di Beit Dajan, in Cisgiordania, a est di Nablus. Pur tra mille difficoltà, Jalil conduce una vita dignitosa, e vorrebbe ampliare e diversificare le colture: «Vorrei piantare oltre un ettaro di limoni, ma è davvero difficile per tutti noi progettare qualunque investimento qui in Cisgiordania: l’acqua è, letteralmente, una questione di vita o di morte». L’ACCESSO, LA DISTRIBUZIONE e i consumi idrici fra Israele e i territori palestinesi occupati riflettono immense disuguaglianze, con Israele che attualmente controlla circa l’80% delle riserve idriche in...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi