Cultura

Acropoli, lo sfregio del cemento

Acropoli, lo sfregio del cementoL'intervento sull'Acropoli (foto di Despina Koutsoumba)

Patrimonio a rischio Despina Koutsoumba e Yiannis Theocharis, presidente e vice-presidente dell’Associazione degli archeologi greci, raccontano l'incredibile intervento che ha seppellito la rocca primigenia, sito archeologico anch'essa, in una colata di asfalto. «Inizialmente presentato come un progetto per le persone con mobilità ridotta, ha invece un intento ideologico funzionale alla commercializzazione del luogo, trasformando il monumento in 'macchina' al servizio delle masse. Il governo da quindici anni subisce le pressioni dei tour operators, soprattutto quelli specializzati in crociere»

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 22 giugno 2021
Dal VI secolo a.C., con cadenza quadriennale, il ventottesimo giorno del mese di Ecatombeone, corrispondente al periodo tra luglio e agosto, l’intera polis di Atene si radunava prima dell’alba nei pressi della sacra porta del Dipylon, nel quartiere del Ceramico. Da lì, cittadine e cittadini liberi nonché schiavi e meteci percorrevano la via delle Panatenee, attraversavano l’Agorà e ascendevano all’Acropoli. Il corteo si fermava davanti all’altare di Atena Polias per compiere il sacrificio di cento buoi e offrire alla dea tutelare della città un peplo di lana tessuto da nobili vergini, le ergastine. Le Grandi Panatenee, la maggiore festa religiosa...

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