Visioni
Ad Almada il palcoscenico racconta il presente
A teatro Trentaquattresima edizione per il festival portoghese che cerca di esprimere un progetto di insieme e di ricerca. Tra i titoli le storie di libertà perdute in «Svaboda» dell’argentino Bernardo Cappa
una scena da «Svaboda» di Bernardo Cappa
A teatro Trentaquattresima edizione per il festival portoghese che cerca di esprimere un progetto di insieme e di ricerca. Tra i titoli le storie di libertà perdute in «Svaboda» dell’argentino Bernardo Cappa
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 15 luglio 2017
Gianfranco CapittaALMADA
Curiosamente, nelle programmazioni estive dei festival, risuonano spesso grandi proclami di affermazione di ancor più grandi principi e intenti, o di rivendicazioni di diritti sacrosanti. Peccato che frugando meglio, si riconosce facilmente in quei programmi la solita pigrizia, la ripetitività fastidiosa di affermazioni di puro buon senso, che prendono corpo sulla scena nel teatro di sempre, quello che macina e annoia nelle normali stagioni teatrali. Perfino un’operazione che voleva essere meritoria (oltre che assai necessaria) da parte del ministero italiano della cultura, un cospicuo bando dal trasparente nome di Migrarti, permette a infinite piccole realtà di dichiararsi «vincitori del bando...