Visioni

Adam Birnbaum, «il Covid non è la fine del grande schermo»

Adam Birnbaum, «il Covid non è la fine del grande schermo»

Intervista Parla il direttore della programmazione dell’Avon Theatre e rappresentante di 45 sale arthouse in tutti gli Stati Uniti

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 3 novembre 2020
Se i titoli di testa sulle pubblicazioni di settore danno più spazio alla pericolante situazione dei multiplex e alle implicazioni che bancarotte o chiusure definitive delle grosse catene potrebbero avere sul futuro della visione in sala il dibattito sul futuro dell’«andare al cinema» è strettamente legato alla sale indipendenti. Anzi, alcuni credono che stia in gran parte proprio lì. Direttore della programmazione dell’Avon Theatre Film Center, un elegante cinema art déco nel cuore di Stamford, in Connecticut, restaurato e riaperto nel 2003, Adam Birnbaum rappresenta anche circa quarantacinque sale arthouse qua e là negli States. Il suo lavoro, in quanto...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi