Cultura
Addio a Gerardo Marotta
Ricordi La scomparsa del fondatore dell’Istituto italiano di studi filosofici. Una biblioteca di trecentomila libri la sua, messa a disposizione di tutti e per la quale vendette anche i beni di famiglia. I volumi oggi (alcuni rarissimi) sono attualmente in depositi tra Casoria, Arzano, l’ex manicomio Leonardo Bianchi, una sede comunale a Ponticelli, l’istituto Colosimo
Gerardo Marotta nel suo studio
Ricordi La scomparsa del fondatore dell’Istituto italiano di studi filosofici. Una biblioteca di trecentomila libri la sua, messa a disposizione di tutti e per la quale vendette anche i beni di famiglia. I volumi oggi (alcuni rarissimi) sono attualmente in depositi tra Casoria, Arzano, l’ex manicomio Leonardo Bianchi, una sede comunale a Ponticelli, l’istituto Colosimo
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 27 gennaio 2017
Una caduta prima di Natale aveva tenuto Gerardo Marotta in una clinica napoletana, mercoledì sera una crisi polmonare lo ha portato via. Muore il più tenace studioso della cultura partenopea, l’erede di una tradizione che Marotta rifiutava testardamente di far scomparire. Fondatore dell’Istituto italiano di studi filosofici, aveva allestito nel tempo una biblioteca personale di oltre 300mila volumi: messa a disposizione di ricercatori e studenti: i tagli ai finanziamenti ne hanno provocato la dispersione e persino la messa all’asta. Ieri un coro di politici, dal presidente della Repubblica in giù, i filosofi Massimo Cacciari e Giacomo Marramao ne hanno tessuto...