Cultura
Addio a María Kodama, la guardiana di Borges tra strategia e devozione
Ritratti La scomparsa di una vedova controversa, spesso accusata di tenere in ostaggio l’opera dello scrittore e la sua eredità culturale. Negli anni era diventata una sorta di icona pop. La sua morte pone molti interrogativi, anche se a vegliare sulla produzione letteraria c’è un agente duro come Andrew Wylie
María Kodama – foto Getty images
Ritratti La scomparsa di una vedova controversa, spesso accusata di tenere in ostaggio l’opera dello scrittore e la sua eredità culturale. Negli anni era diventata una sorta di icona pop. La sua morte pone molti interrogativi, anche se a vegliare sulla produzione letteraria c’è un agente duro come Andrew Wylie
Pubblicato più di un anno faEdizione del 28 marzo 2023
«Io ero al servizio del talento letterario di un uomo, l’ho servito con obbedienza, ho servito una mente maschile, dunque per molti maschi sono la ragazza dei sogni, sono anche la loro potenziale vedova. Sono stata la segretaria di Levin, la sua archivista, moglie, redattrice, agente… Non mi sono risposata, ho continuato a servirlo dopo la sua morte e lo servirò fino alla mia morte. Lui inoltre mi ha lasciato un capitale simbolico, che io con una gestione attenta, ho accresciuto». Così, nello splendido ultimo libro di Dubravka Ugresic pubblicato da La nave di Teseo (La volpe, 2022), parla la...