Visioni

Addio a Maurizio Pollini, la forma dell’arte e il senso del mondo

Addio a Maurizio Pollini, la forma  dell’arte e il senso del mondoPollini nel 2011 con la Filarmonica della Scala diretta da D. Barenboim – foto di Rudy Amisano,

Maestri La scomparsa a 82 anni del grande pianista milanese, personaggio complesso e geniale. Un'interpretazione moderna ma basata sul rispetto totale del testo scritto

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 24 marzo 2024
Ci sono notizie che, anche se previste, ci si illude di non sentire mai: la morte di un grande artista è tra queste. Come se la grandezza potesse sostituire la naturale transitorietà di ogni vivente donandogli una sorta d’immaginaria immortalità. Accade alle opere, questo sì, ma non ai corpi. Maurizio Pollini è stato un personaggio complesso, poliedrico, che condivide con pochi altri interpreti, in modo netto, quasi violento, la prerogativa di avere cambiato persino la concezione stessa di interpretazione. C’è un prima e un dopo di lui. In cosa consistesse la sua specificità, questa sua innovazione nel modello interpretativo, sia...

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