Cultura
Addio a Mendini, designer della poltrona «Proust»
Ritratti Se ne va a 87 anni l'artista che nella sua utopia visiva mescolò tutte le discipline, dall'architettura al teatro alla musica. Fu fra i fondatori del gruppo Alchimia e un ascoltato teorico dell’estetica del radical design italiano
Alessandro Mendini nel suo studio
Ritratti Se ne va a 87 anni l'artista che nella sua utopia visiva mescolò tutte le discipline, dall'architettura al teatro alla musica. Fu fra i fondatori del gruppo Alchimia e un ascoltato teorico dell’estetica del radical design italiano
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 19 febbraio 2019
Carattere composito, curioso e vivacissimo, Alessandro Mendini lo ricorderemo come il designer che dalla fine degli anni Settanta ricercò un’alternativa alla serialità industriale della gute form: rigorosa e inossidabile alle «oscillazioni del gusto», facendosi artefice disincantato di oggetti, arredi e architetture il cui aspetto formale era il risultato della contaminazione di molteplici linguaggi e di un’esecuzione artigianale. Tra i fondatori con Adriana Guerriero del gruppo Alchimia (1977 – 1992), Mendini partecipò al generale clima di messa in discussione del design così come ereditato dalla tradizione del moderno sovvertendone in modo eccentrico e ludico le regole affinché fosse valida «l’ipotesi che...