Internazionale
Addio a Tuíre Kayapó, icona della resistenza indigena in Brasile
Aveva 54 anni Divenne famosa quando ancora giovanissima puntò la lama del suo machete sul volto dell’ingegnere a capo dell’impresa che costruì la centrale idroelettrica di Belo Monte
Aveva 54 anni Divenne famosa quando ancora giovanissima puntò la lama del suo machete sul volto dell’ingegnere a capo dell’impresa che costruì la centrale idroelettrica di Belo Monte
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 18 agosto 2024
È una delle scene più iconiche della resistenza indigena contro gli invasori bianchi: è il 1989 e, durante il primo incontro dei popoli indigeni dello Xingu ad Altamira, in Parà, una giovanissima donna kayapó avvicina la lama del suo machete al volto preoccupato dell’ingegnere José Antônio Muniz Lopes, allora presidente dell’impresa Eletronorte, incaricata della costruzione di quella che oggi è nota come centrale idroelettrica di Belo Monte, e che allora si chiamava Kararaô. «Sei nato in città – gli dice – e poi sei venuto qui ad attaccare la nostra foresta e i nostri fiumi. Non lo farai. L’elettricità non...