Addio Francesco Mandarini
E’ morto a Perugia nella notte, subito dopo aver festeggiato l’80mo compleanno con parenti e amici, Francesco Mandarini.
Francesco è stato Presidente dell’Umbria dal 1987 al 1992 e consigliere regionale del Pci fin dagli anni ’70, comunista, ultimo presidente de il manifesto spa, animatore di Micropolis, la rivista distribuita ogni mese con il manifesto nella regione.
Il consiglio regionale ha osservato stamattina un minuto di silenzio.
Una scomparsa che ci addolora profondamente» scrive il segretario umbro del Pd Tommaso Bori. «È stato un uomo di grande spessore, umano e politico. Da segretario provinciale del Pci dal 1975 al 1979 e poi, negli anni della sua presidenza della Regione l’Umbria – ricorda – ha saputo leggere la realtà con gli occhi di chi credeva profondamente nella giustizia sociale ma anche nella modernità e nel progresso. Con lui se ne va un pezzo di storia della sinistra umbra che ci auguriamo possa continuare a vivere, nel suo nome, attraverso la difesa dei valori DI democrazia».
A ricordarlo è anche Umbria jazz, che apprende la notizia «con profonda tristezza». «Se ne è andato un vecchio amico del festival, ma non solo: Mandarini era strettamente legato alla nascita stessa di Umbria Jazz, nell’estate del 1973. Con gli altri membri della prima giunta regionale dell’Umbria a presidenza Pietro Conti, accolse con entusiasmo la proposta di Carlo Pagnotta di “inventare” in poche settimane un festival jazz. Lo stesso entusiasmo con cui poi avrebbe seguito e sostenuto la manifestazione da presidente della Regione».
«Esprimo, a nome mio e del gruppo consiliare del Partito democratico, profondo cordoglio per la scomparsa di Francesco Mandarini, giornalista, dirigente d’azienda e terzo presidente della Regione Umbria, dal 1987 al 1992 – scrive la capogruppo del Pd, Simona Meloni – Francesco Mandarini, che aveva compiuto ieri 80 anni, è stato un operaio e poi punto di riferimento della politica. Un grande ascoltatore, che ha saputo imprimere alla nostra regione l’importanza dell’accoglienza e della vicinanza agli ultimi. Ci lascia un protagonista, una colonna portante della comunità della sinistra umbra, che ha dato la vita per le comunità di cui ha fatto parte».
Il ricordo di Vincenzo Sgalla, segretario regionale Cgil Umbria: «Francesco Mandarini è stato l’emblema della classe operaia perugina. Per questo la sua scomparsa addolora profondamente tutto il mondo del lavoro umbro. Per anni Francesco è stato il leader carismatico di migliaia di giovani lavoratrici e lavoratori: primo lavoratore eletto alla Perugina in un organo sindacale di base su scheda bianca. Primo operaio a ricoprire ruoli istituzionali di primissimo piano. Il Pci lo scelse a soli 25 anni, portandolo dalla fabbrica, la sua fabbrica, ai vertici delle nascenti istituzioni regionali. A 28 anni Francesco era assessore regionale al Bilancio, il più giovane d’Italia, con Pietro Conti presidente della Regione. Possiamo dire che Mandarini ha letteralmente portato gli operai al governo della nostra Regione, in una delle stagioni di maggiore sviluppo e crescita per l’Umbria. “Studiate, perché il sapere è la cosa più importante”, ci ripeteva in ogni occasione utile. Non gli piaceva molto parlare in pubblico e aveva una naturale repulsione per i ruffiani. Nei confronti di quelli più giovani era piuttosto indulgente rispetto al carattere deciso e duro mostrato negli anni di guida politica e istituzionale. Certo, non sono mancate le critiche, anche nei confronti della sua Cgil, ma non ha mai smesso di sperare e sollecitare i più giovani alla reazione, per l’equità sociale e la dignità personale. Con la scomparsa di Checco se ne va un pezzo di storia della nostra città e della nostra regione. Checco, l’emblema di una generazione comunista capace di lottare e conquistare pace, libertà, dignità e grande emancipazione anche economica».
Il nostro ricordo sul giornale di domani. Ma subito un abbraccio forte e affettuoso a quanti lo hanno conosciuto e amato.
Film/intervista inedita dal titolo “Francesco Mandarini – Comunista Eretico”
Autori Gabriele Anastasio e Stefano Ceccarelli. Realizzata nel 2018 all’interno del progetto “Ritratti”.
Produzione Laboratorio di cinema Gabriele Anastasio e Stefano Ceccarelli.
Per gentile concessione degli autori.
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