Politica
“Adesso servono fatti concreti, sull’immigrazione il Pd è pronto per esprimere una politica diversa”
Intervista Khalid Chaouki, giovane deputato del Pd, si è auto recluso nel centro di detenzione di Lampedusa per chiedere il rilascio degli "ospiti" superstiti del naufragio del 3 ottobre scorso, e per chiedere con un gesto eclatante un cambio di rotta del suo partito dopo troppi anni di sudditanza alle peggiori pulsioni leghiste e razziste
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Intervista Khalid Chaouki, giovane deputato del Pd, si è auto recluso nel centro di detenzione di Lampedusa per chiedere il rilascio degli "ospiti" superstiti del naufragio del 3 ottobre scorso, e per chiedere con un gesto eclatante un cambio di rotta del suo partito dopo troppi anni di sudditanza alle peggiori pulsioni leghiste e razziste
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 24 dicembre 2013
Luca FazioMILANO
Khalid Chaouki, giovane deputato del Pd, da tre giorni si è auto recluso nel centro di accoglienza di Lampedusa per protestare contro la disumanità di una politica fallimentare e criminale nella gestione dei flussi migratori. Sono quindici anni, da quando nel 1998 vennero aperti i primi centri di detenzione da un governo di centrosinistra, che un esponente del suo partito avrebbe dovuto compiere un gesto simile. Finalmente. Come stanno gli “ospiti” del centro? Al di là del degrado che è evidente per tutti, prevale un senso di rabbia e frustrazione. Stanno male soprattutto i superstiti del naufragio del 3 ottobre...