Italia

Adolescenti trans, l’uso dei farmaci divide gli esperti

Adolescenti trans, l’uso dei farmaci divide gli espertiMario Ceroli, “Profili”

Transizione La Società Psicoanalitica italiana scrive al governo Meloni contro l’uso dei «bloccanti ipotalamici» per arrestare la pubertà nei ragazzini transgender. Ma alcuni medici ne difendono l’uso «selezionato a pochi casi dopo una valutazione attenta»

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 24 gennaio 2023
La Società Psicoanalitica Italiana (Spi), la principale associazione che riunisce gli psicoanalisti italiani, nei giorni scorsi ha lanciato un allarme sull’uso dei farmaci utilizzati negli adolescenti con una diagnosi di «disforia di genere». Si tratta di ragazze e ragazzi con un’identità diversa dal sesso assegnato alla nascita che con i «bloccanti ipotalamici» arrestano la pubertà. Questi farmaci sono stati sviluppati per curare i tumori della prostata e della mammella e la pubertà precoce nei bambini. Ma dal 2018 sono autorizzati anche per i casi di disforia di genere nei minori in base al parere della comunità scientifica internazionale su efficacia...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi