Alias Domenica
Adorno su Beckett, appunti spezzati
Saggi Alcuni inediti, altri introvabili, gli scritti del filosofo tedesco sull’autore di «Finale di partita» si tengono fedeli alla lettera per ritrovarne il nucleo metafisico: "Il nulla positivo", dall’Orma
Messa in scema di Finale di partita, Glasgow Theatre
Saggi Alcuni inediti, altri introvabili, gli scritti del filosofo tedesco sull’autore di «Finale di partita» si tengono fedeli alla lettera per ritrovarne il nucleo metafisico: "Il nulla positivo", dall’Orma
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 28 aprile 2019
Per quanto se ne ribadisca, da più parti, l’indipendenza di pensiero e di giudizio, il nome di Adorno è inseparabile dall’Institut für Sozialforschung, fin dai suoi esordi weimariani, poi nell’exclave in America con lo sguardo sulla Germania degli anni più bui, fino al rientro nella Repubblica federale. L’«industria» beckettiana, al contrario, è affare francese o irlandese, anche molto americano, ma solo scarsamente tedesco. Eppure, fin da subito dopo la guerra, Adorno si ritrovò in una sorta di intimità con Beckett. A detta di Rolf Tiedemann, allievo ed editore degli scritti adorniani, le prime letture risalgono agli anni Cinquanta, mentre i...