Visioni
Adrian Piper, disarticolazione politica del sé
In mostra La prima retrospettiva europea dell’artista al Pac di Milano con oltre 100 opere tra foto, disegni e installazioni. "Race Traitor", curata da Diego Sileo, è visitabile fino al 9 giugno e ripercorre i suoi sessanta anni di carriera
Adrian Piper, «The Mythic Being: Sol’s Drawing», 1974 – foto di James Guttmann, Collezione Walker Art Center
In mostra La prima retrospettiva europea dell’artista al Pac di Milano con oltre 100 opere tra foto, disegni e installazioni. "Race Traitor", curata da Diego Sileo, è visitabile fino al 9 giugno e ripercorre i suoi sessanta anni di carriera
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 8 maggio 2024
Teresa MacrìMILANO
Adrian Margaret Smith Piper (New York, 1948), artista straordinariamente complessa, ha inaugurato la sua prima retrospettiva europea con oltre 100 opere, al Pac di Milano, Race Traitor, curata da Diego Sileo (visitabile fino al 9 giugno) che ripercorre i suoi sessanta anni di carriera. È quasi un evento epifanico. Piper ama auto-definirsi un «soggetto di razza mista, come tutti gli americani» poiché è per 1/32 malgascia, per 1/16 nigeriana e per 1/8 dell’India dell’est, oltre ad avere antenati britannici e tedeschi e in più si ritrova con un nome maschile in un corpo da donna. «Il termine ’razza’ non si...