Visioni

Affinità di un cineasta irrisolvibile

Affinità di un cineasta irrisolvibile

Critica Note a margine sulla retrospettiva George Cukor, che dopo Locarno sarà al Lincoln Center. Come rivedere l’opera di un maestro ne fa scoprire le poetiche inaspettate

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 27 agosto 2013
]Dire che la retrospettiva Cukor, curata da Roberto Turigliatto (che le aveva qui dedicato un’ottima presentazione), sia stata importante sarebbe limitativo. Abbiamo assistito a varie retrospettive notevoli che hanno rivelato la vera importanza dei cineasti ben oltre la loro consolidata fama critica: pensiamo per esempio a quella che due anni fa Locarno dedicò a Minnelli, sottraendolo ai facili schemi di una poetica divisa tra sogno e realtà. Ma a quella retrospettiva arrivammo già consapevoli che gli schemi sul cineasta fossero stati superati dalle visioni dei suoi film, e la retrospettiva ne fu piuttosto una definitiva conferma. Per altri cineasti importanti...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi