Internazionale

«Afghani, restate a casa se potete»

«Afghani, restate a casa se potete»Giovani migranti afghani al confine tra Serbia e Ungheria – LaPresse

Un appello inascoltato Il presidente Karzai invita i giovani a non emigrare e a impegnarsi nella ricostruzione. Ma per molti partire resta una scelta obbligata. E anche tornare, visto che Iran e Pakistan procedono ai rimpatri forzati. Per 32 anni l’Afghanistan ha «prodotto» il maggior numero di rifugiati al mondo. Solo nel 2014 il triste primato è passato alla Siria martoriata dalla guerra

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 12 settembre 2015
«I tempi sono difficili: abbiamo bisogno di voi». Mercoledì scorso alla lunga lista di politici afghani che in passato hanno fatto appello alla gioventù locale affinché rinunciasse a emigrare si è aggiunto perfino l’ex presidente Hamid Karzai. «Restate nel nostro paese, va ricostruito», ha detto in un accorato discorso. Anche il suo appello è destinato a rimanere lettera morta: sono tanti gli afghani – soprattutto giovani – che hanno voglia e (spesso) bisogno di lasciare il paese centroasiatico. Alla ricerca di quella libertà e sicurezza che in Afghanistan non c’è. Che siano tanti, e che ambiscano a raggiungere l’Europa idealizzata...

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