Internazionale

Riabilitati in nome del Profeta

Riabilitati in nome del Profeta

Afghanistan A Djalalabad, in Afghanistan, i ragazzi reclutati dall’Is vivono all’interno di riformatori dove insegnanti provano a «combattere l’indottrinamento attraverso la religione»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 maggio 2019
Il fruscio dei ventilatori si mescola al brusio delle preghiere: prima dell’insegnante del centro di riabilitazione giovanile di Djalalabad, capitale della provincia afgana di Nangarhar, poi dei dodici ragazzi seduti a terra davanti a lui. Sulla lavagna bianca appoggiata su tavolo traballante si mescolano frasi in pashto ed estratti dal Corano. A Mohammed, 16 anni, mancano ancora 4 mesi: recita le sue preghiere davanti ad un altro mullah, «più importante», e a un’altra lavagna, «più ordinata». Desiderava fortemente, dice, «combattere fino alla morte il governo afgano e gli invasori stranieri». Prima di essere arrestato dalle autorità, Mohammed era uno dei...

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