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Afghanistan al voto

Afghanistan al voto

Afghanistan Contestate, rimandate, boicottate, le elezioni presidenziali sono diventate cruciali per la stabilità del governo, il futuro del processo di pace e la residua legittimità delle istituzioni

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 28 settembre 2019
È la storia di un’elezione più volte rimandata, poi contestata e boicottata, quella delle presidenziali che si tengono oggi nelle 34 province afghane. Un’elezione che, così auspicava Washington, avrebbe dovuto saltare, resa superflua dalla firma di quell’accordo tra i Talebani e l’inviato di Trump, Zalmay Khalilzad, che il presidente Usa invece ha sabotato il 7 settembre con un invito a sorpresa a Camp David rifiutato dalla guerriglia. UN’ELEZIONE da cui ora dipende la stabilità del governo, il futuro del processo di pace, la residua legittimità delle istituzioni. Ma è anche la storia di candidati pronti a sbaragliare e poi tornati...

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