Internazionale
Afghanistan, i due sfidanti cantano vittoria. E l’astensione premia i Talebani
Dopo le presidenziali In attesa dei risultati ufficiali continua la saga tra Ghani e Abdullah. E i Talebani "rivendicano" la bassa affluenza alle urne. Ora tutti gli sguardi sono concentrati sulla Commissione elettorale
L'ora della preghiera nel quartier generale della campagna elettorale del presidente Ashraf Ghani – Afp
Dopo le presidenziali In attesa dei risultati ufficiali continua la saga tra Ghani e Abdullah. E i Talebani "rivendicano" la bassa affluenza alle urne. Ora tutti gli sguardi sono concentrati sulla Commissione elettorale
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 1 ottobre 2019
«Abbiamo la maggioranza dei voti. Non si andrà al ballottaggio». Abdullah Abdullah, primo ministro e principale antagonista del presidente Ashraf Ghani nelle presidenziali tenute sabato in Afghanistan, si dice sicuro. La vittoria è sua. Così ha dichiarato in una conferenza stampa, ieri a Kabul. Gli ha risposto Amrullah Saleh, ex capo dei servizi segreti e candidato vice-presidente di Ghani: tutti devono rispettare le regole del gioco e aspettare l’annuncio ufficiale del vincitore da parte della Commissione elettorale. Peccato che proprio Saleh avesse già anticipato che era Ghani, secondo i dati a loro disposizione, ad aver ottenuto il 60/70% dei voti....