Alias
Afghanistan, il corpo delle donne
Reportage Dal centro di maternità ad Anabah, nella regione del Panjshir
Maternità, sala ginecologia. In primo piano Asuda, ostetrica, 25 anni, due figli nati nella maternità di Anabah, uno di 3 anni e uno di 3 mesi, che sta ancora allattando. Anabah, Panjshir. Afghanistan 2019, foto di Laura Salvinelli
Reportage Dal centro di maternità ad Anabah, nella regione del Panjshir
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 21 dicembre 2019
«Una donna Kuchi che aveva già messo al mondo tanti figli aveva un bambino molto grosso in presentazione podalica, quindi il parto non sarebbe stato semplice. Fu lei – com’è giusto che sia ma accade raramente – a dirmi in pieno travaglio: “Tu non hai capito, questo bambino non scende giù, io lo so, lo sento”. Si mise in piedi sul lettino, torreggiando con la sua montagna di carne, e partorì con un atto volitivo quasi di prepotenza. Dovemmo evitare che il neonato cadesse a terra tanta era la velocità con cui venne alla luce». Siamo nel Centro di maternità...