Internazionale
Afghanistan senza pace e senza giustizia
Reportage Un’anticipazione della ricerca di «Afgana» sul difficile processo di riconciliazione. Conflitti etnici, disinteresse della comunità internazionale e corruzione distruggono una società civile che ha bisogno di futuro. Da Bamiyan a Herat le voci di chi lotta per accertare i crimini del passato e garantire i diritti umani
Un tank dell'Alleanza del Nord in azione nel 2001 – Reuters
Reportage Un’anticipazione della ricerca di «Afgana» sul difficile processo di riconciliazione. Conflitti etnici, disinteresse della comunità internazionale e corruzione distruggono una società civile che ha bisogno di futuro. Da Bamiyan a Herat le voci di chi lotta per accertare i crimini del passato e garantire i diritti umani
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 30 agosto 2013
Giuliano BattistonBAMIYAN
«La pace è giustizia e viceversa. Non più darsi pace senza giustizia né uguaglianza senza pace». Ormai diversi mesi fa abbiamo incontrato nel suo ufficio, nella parte più alta di Bamiyan – la cittadina a maggioranza hazara dell’Afghanistan centrale – la governatrice della provincia, Habiba Sarabi. Che non ha esitato: pace e giustizia vanno perseguite insieme, ci ha spiegato questa donna energica e determinata – l’unica in tutto il paese a ricoprire un simile incarico -, perché l’una rafforza l’altra. Una pace che sia ottenuta a scapito della giustizia, ha precisato, è priva di legittimità, fragile. Se le richieste di...