Internazionale
Afghanistan «Stato canaglia», e l’aiuto questa volta non scatta come al solito
Terremoto Si muovono i cinesi, gli europei «valutano». L’Onu non se ne è mai andata, ma i soldi non ci sono: dei 4,4 miliardi chiesti da Guterres ne sono arrivati la metà. E le sanzioni strangolano tutti
Tra le macerie di alcune case in un villaggio afghano distrutto dal sisma nella provincia di Khost – Ap
Terremoto Si muovono i cinesi, gli europei «valutano». L’Onu non se ne è mai andata, ma i soldi non ci sono: dei 4,4 miliardi chiesti da Guterres ne sono arrivati la metà. E le sanzioni strangolano tutti
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 giugno 2022
«Ci auguriamo che anche la comunità internazionale e le agenzie umanitarie aiutino la nostra gente in questa terribile situazione”, twittano i Talebani su Internet. Eh sì, perché si muore anche nei Paesi canaglia, in quelli messi all’indice dalla comunità internazionale. L’Afghanistan è tra questi e dunque gli aiuti internazionali andranno a sottrarre le già risicate risorse arrivate col contagocce in questi mesi. I cinesi si son fatti avanti subito però. Si sono mossi anche europei e Nazioni unite che «stanno valutando». NATURALMENTE le Ong, per quel che possono, sono in prima linea. L’Emirato si muove e così i mezzi di primo...