Internazionale

Afghanistan, una storia antica alla mercè di iconoclastia, furti e miniere cinesi

Afghanistan, una storia antica alla mercè di iconoclastia, furti e miniere cinesiScavi nell’antico centro urbano di Mes Aynak, che sorge su uno dei più grandi giacimenti di rame al mondo – Ap

Intervista allo storico Omar Coloru «Il patrimonio archeologico plurimillenario del Paese riflette bene una dimensione multiculturale del passato. E in genere gli afghani ne sono consapevoli e orgogliosi. Nei Talebani invece c'è un approccio utilitaristico oltre che religioso». Dalla fine dei Buddha di Bamiyan alla difesa di Mes Aynak

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 13 ottobre 2021
Nel 2001, la distruzione dei Buddha di Bamiyan – due statue colossali scolpite nella roccia a 2500 metri di altitudine e datate tra il VI e il VII secolo d.C. – da parte dei Talebani provocò grande sconcerto in Occidente. Ora che l’Afghanistan è stato riconquistato dai fondamentalisti islamici, i media ritornano su quell’evento paventando attacchi al patrimonio su larga scala, come quelli inflitti dall’Isis in Siria e in Iraq tra il 2015 e il 2017. Ma il raffronto tra due ideologie definite, in questi specifici contesti, iconoclaste è opportuno o eccessivamente semplicistico? Ne abbiamo parlato con lo storico Omar...

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