Cultura

Agatha Christie, una censura fuori dal tempo

Agatha Christie, una censura fuori dal tempoAgatha Christie

Il caso Dopo Roald Dahl e Ian Fleming, i khomeinisti della cancel culture, della quale tra un colpo di cancellino e l’altro negano sdegnati l’esistenza, hanno preso di mira la creatrice di Miss Marple, attenzionata in realtà già dal 2020 per l’uso disinvolto di oscenità come il «carattere indiano» di un magistrato o addirittura l’epiteto «di marmo nero» applicato a un busto di donna

Pubblicato più di un anno faEdizione del 29 marzo 2023
L’anima nera di Julius Streicher, gerarca nazista insuperato quanto a turpe antisemitismo, festeggia. Neppure lui avrebbe sperato di vedere un giorno la parola «ebreo» trasformata in insulto di per sé, senza bisogno dei nasi adunchi e dei ghigni rapaci che pullulavano sul suo Der Sturmer. Piange lo spettro di James Brown: da fiera rivendicazione il suo Say It Loud I’m Black I’m Proud è diventato sanguinoso insulto e presto toccherà sbianchettare le foto degli anni ’60 per impedire che il ruggente «Black is Beautiful» ferisca la sensibilità dei nuovi censori, razzisti travestiti. QUEL CHE NON RIUSCÌ alle camicie brune e...

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