Politica
Aggiungi un posto a tavola
Big Bang Letta perde il suo discorso forte e lo ritrova troppo tardi. I berlusconiani inseguono le piroette del Cavaliere applaudendole tutte. La nuova maggioranza è come la vecchia, ma ha un nucleo di «affidabili» di cui nessuno si fida. Cronaca di una giornata che doveva essere storica
Lupi, Di Girolamo, Letta, Alfano e Mauro guardano Berlusconi dai banchi del del governo – Remo Casilli-Reuters
Big Bang Letta perde il suo discorso forte e lo ritrova troppo tardi. I berlusconiani inseguono le piroette del Cavaliere applaudendole tutte. La nuova maggioranza è come la vecchia, ma ha un nucleo di «affidabili» di cui nessuno si fida. Cronaca di una giornata che doveva essere storica
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 3 ottobre 2013
Andrea FabozziRoma
Dei cinque ministri cui dovrebbe essere affidato il futuro post berlusconiano ce n’è solo uno ai banchi del governo quando Enrico Letta, puntuale come chi non è riuscito a dormire, entra nell’aula del senato e comincia la sua «giornata storica». C’è Quagliariello, che si fa spazio per non risultare troppo ai margini, arrivano un attimo dopo De Girolamo e Lorenzin, ancora un po’ ed ecco Lupi a discorso iniziato. Ma non c’è Alfano. La poltrona del capo degli indipendentisti del Pdl è quella accanto al presidente del Consiglio, vuota è un punto interrogativo che distrae il premier finchè il suo...