Alias Domenica
Agli inglesi piace il Guttuso vitalista
Una mostra alla Estorick Collection di Londra Un piccolo focus sugli aspetti più sperimentali e inquieti del pittore di Bagheria, a quasi vent’anni dalla rivalutazione alla Whitechapel
Renato Guttuso, «Morte di un eroe», 1953, Londra, Estorick Collection
Una mostra alla Estorick Collection di Londra Un piccolo focus sugli aspetti più sperimentali e inquieti del pittore di Bagheria, a quasi vent’anni dalla rivalutazione alla Whitechapel
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 1 febbraio 2015
Antifascista convinto e coerente, sempre, Guttuso è per molti il simbolo dell’arte politicamente impegnata, dalla parte dei disagiati, dei lavoratori e degli umili. Questo tipo di arte, però, sotto l’etichetta di «realismo» (socialista o no) ha accomunato tanto l’estetica comunista egemone dopo la seconda guerra mondiale, quanto una parte della propaganda fascista, soprattutto negli anni trenta. Continuità e contraddizioni di un’esperienza gomito a gomito con le grandi ideologie novecentesche sono portate ora alla luce da una mostra alla Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra (in collaborazione con la Galleria d’Arte Maggiore di Bologna: Renato Guttuso Painter of Modern...