Cultura

Agnetti, stanze profetiche per accedere al futuro

Agnetti, stanze profetiche per accedere al futuroVincenzo Agnetti, Apocalisse, 1970, courtesy Archivio Agnetti

Mostre La personale dell'artista nell’Archivio di via Machiavelli a Milano, visitabile fino al 5 marzo

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 4 febbraio 2023
«Qualsiasi insegnamento, qualsiasi segnale, qualsiasi verità detta è un medium di gomma. La cultura è apprendimento del dimenticare». Vincenzo Agnetti lavorava tutti i giorni nel suo studio milanese di via Machiavelli 30 per «fare spazio» alle sue profezie linguistiche (ed emotive). In anticipo su un futuro immaginato e tenacemente ricercato, coglieva i «frutti acerbi», decifrando un tempo non lineare che deragliava continuamente verso l’ignoto. Così nacque anche il Libro dimenticato a memoria, l’opera iconica delle parole svaporate in un vuoto al centro che però non voleva essere una tabula rasa (l’azzeramento lunare di Azimuth) ma un processo alchemico di rigenerazione....

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