Cultura

Agostino Pirella e il manicomio di Arezzo

Agostino Pirella e il manicomio di ArezzoAgostino Pirella / foto Biblioteca Università di Siena

SCAFFALE «Pratiche di liberazione», di Caterina Pesce (Pacini). Un volume che ripercorre la sua esperienza di medico dal 1971 al 1978

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 27 giugno 2024
Nell’anno «basagliano» numerose iniziative hanno ricordato i cent’anni dalla nascita di colui che, con un atto di «utopia concreta», ha chiuso i manicomi e ridato dignità agli ex-internati. Già qualche mese prima, però, un libro di ricerca, acuto e approfondito, (Caterina Pesce, Pratiche di liberazione. Il manicomio di Arezzo negli anni di Agostino Pirella (1971-1978), Pacini, pp. 240, euro 24) ci raccontava dall’interno la transizione da un’istituzione totale classica a un progetto incentrato sui servizi territoriali; nel mezzo ci sono esperienze di «democrazia dal basso» importanti, pratiche di liberazione per l’appunto. Il caso di studio è quello di Arezzo, dove...

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