Alias Domenica
Ágota Kristóf, un tragico conflitto tra destini condivisi e soggettive attese
Pièces ungheresi in francese Lapidari atti unici degli anni Settanta-Ottanta in cui si scatenano conflitti elementari, pulsioni, desideri e fobie senza mediazioni a contenerli: escono da Casagrande, riuniti nel volumetto «Il mostro e altre storie»
Sándor Ziffer, «The Baross Square», 1908
Pièces ungheresi in francese Lapidari atti unici degli anni Settanta-Ottanta in cui si scatenano conflitti elementari, pulsioni, desideri e fobie senza mediazioni a contenerli: escono da Casagrande, riuniti nel volumetto «Il mostro e altre storie»
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 16 febbraio 2020
In una delle non frequenti interviste da lei concesse, Ágota Kristóf – tentando di smentire le tinte eccessivamente cupe attribuite alla sua opera – sosteneva di aver scritto anche pièces teatrali «molto comiche», sebbene il suo fosse «uno humor un po’ nero». Se tracce evidenti di ilarità latitano patentemente sia da La chiave dell’ascensore, sia da L’ora grigia (angoscioso dittico sul tema del sacrificio femminile uscito per Einaudi nel 1999 a cura di Elisabetta Rasy), accenti più ameni sembrano invece trasparire dai dialoghi di John e Joe, delizioso duetto (tradotto l’anno scorso da Stefania Pico per Einaudi). Qui due clochard...