Visioni

Agrippina, rutilante imperatrice dark lady

Agrippina, rutilante imperatrice dark ladyFranco Fagioli e Joyce DiDonato – foto di Bill Cooper

Musica Joyce DiDonato domina la scena al Covent Garden nei panni della sovrana di Handel diretta da Barrie Kosky

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 5 ottobre 2019
I palazzi del potere sono gelide stanze in strutture modulari in metallo cromato: si chiudono, si aprono e ricompongono intorno a una scalinata, il popolo dei sudditi assente, il palazzo abitato solo dai protagonisti di una congiura contemporanea, come in una serie tv. Tutti vogliono salire la scala del potere in Agrippina di Handel, anche se sin dal primo atto dell’opera creata a Venezia nel 1709 e in scena al Covent Garden di Londra fino al’11ottobre, il regista Barrie Kosky ci mostra quando pericolosa possa essere l’ascesa. Eppure tutti macchinano, a partire da Agrippina, Joyce DiDonato, estrosa, autoritaria e fulminante...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi