Visioni
«Aida» l’esotica, contesa tra potere e sentimenti
Dal vivo Davide Livermore oltre alla regia cura la coreografia dell'opera verdiana, con risultati deludenti. Spicca la direzione di Michele Mariotti. In scena al Teatro dell'Opera di Roma fino al 12 febbraio
Krassimira Stoyanova nel ruolo di Aida – foto di Fabrizio Sansoni
Dal vivo Davide Livermore oltre alla regia cura la coreografia dell'opera verdiana, con risultati deludenti. Spicca la direzione di Michele Mariotti. In scena al Teatro dell'Opera di Roma fino al 12 febbraio
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 10 febbraio 2023
Dino VillaticoROMA
La messa in scena dell’Aida di Verdi immaginata da Davide Livermore, per il Teatro dell’Opera di Roma, in scena fino al 12 febbraio, parte da intuizioni affascinanti. L’opera inaugurò il teatro dell’opera del Cairo nel 1871, e celebrò anche l’apertura del Canale di Suez. In realtà doveva andare in scena nel 1869, ma Verdi non aveva finito di comporla e fu sostituita dal Rigoletto. La partitura preannuncia già il clima floreale dell’ultimo scorcio del secolo XIX. Bella dunque l’idea di leggere la vicenda con gli occhi dell’esotismo orientale e in particolare egiziano del tempo, attraverso i costumi dei personaggi e...